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Informatica e hacking

Strategia di base per Industria 4.0 nelle fabbriche

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  L’innovazione nel comparto manifatturiero ha subito una forte spinta in Italia con il decreto Calenda e ormai si ? affermata nella coscienza comune come la chiave per vincere nello scenario produttivo locale e globale.
Ormai dagli anni 80 le macchine e gli impianti che troviamo all?interno delle nostre fabbriche sono dotate di sistemi intelligenti, nella maggior parte dei casi si tratta di controllori logici programmabili – PLC – che acquisiscono dati dall?esterno attraverso sensori e grazie alla logica implementata al loro interno comandano gli attuatori per adattarsi alle derive del processo gestendo la macchina in modo completamente automatico.

Parliamo di un capitale di dati di processo che gia abbiamo disponibili sulle nostre linee e che dovremo sfruttare per primo per ottenere vantantaggi: se integriamo questi dati che gia abbiamo nel ciclo produttivo ed ancora pi? in alto nel gestionale quale vantaggio possiamo ottenere?

In Giappone alcune aziende hanno gia investito molto in questo tipo di integrazione e sono arrivate al punto di ricevere l’ordine personalizzato del cliente tramite internet, configurare la linea di produzione e approntare sulle linee i componenti necessari in automatico, quindi produrre e spedire l’ordine nel giro di una giornata.  

Naturalmente l’integrazione delle macchine e dei sistemi di produzione deve essere affrontata con spirito critico riguardo l?analisi costi e benefici, pi? semplice da valutare nel caso di una nuova macchina, pi? difficile nel caso di una macchina esistente: sono ancora pochi i fornitori di macchine automatiche che si sono aperti all’integrazione e che possono offrire interfacce a costi competitivi su standard aperti come OMAC e Pack ML.

Dovremo quindi stabilire caso per caso se il beneficio ? superiore al costo tenendo conto di quanto “valgono” i dati della macchina: vedendo il processo nella sua integrit? ci dobbiamo domandare quali sono i benefici derivanti dall’integrazione dalla macchina/impianto, la spesa vale i costi ?

Quando parliamo di automazione pura come movimentazione dei materiali e lavorazioni automatiche ma anche nel caso di predisposizione delle ricette di lavoro e dei componenti necessari, cattura dei dati di lavoro per l’ottimizzazione delle performance o cattura dei controlli qualitativi per la tracciabilit? e controllo, vale quasi sempre la pena; nel giro di pochi anni o addirittura mesi vedremo i benefici nell’abbattimento dei tempi, nel miglioramento della qualit? e degli standard e soprattutto nella riduzione degli errori, tutti fattori rilevanti sui costi.

Quindi che abbiate o meno un gestionale e la possibilit? di integrare la macchina o l’impianto nella linea stessa oltre che nell’intero processo aziendale, l’esercizio strategico che dovremo andare a fare ?:

  • capire quali sono i punti del processo che ci forniscono i maggiori vantaggi sia immediati che futuri
  • capire il costo per l’integrazione della macchina o impianto nella nostra infrastruttura tecnologica.
  • capire il costo per l’integrazione dei dati della macchina nel processo o nel gestionale.

Per strategia potremo partire a piccoli passi dai punti che offrono piu vantaggi: potremo partire dall’interconnessione delle macchine nella nostra rete aziendale tramite un middleware di automazione e sfruttare subito le interconnessioni con le altre macchine. Una volta avuto accesso ai dati del PLC o SCADA potremo allargare il nostro raggio di azione sia in orizzontale sul processo produttivo e automazione sia verso l’alto verso i sistemi piu alti, come il gestionale, usarli anche per l’intera supply chain sino alla disponibilit? nelle vendite. Capite che le possibilit? diventano infinite, vi rimando all’articolo sulla connected factory per un’analisi di maggior dettaglio.

Di Michele Palazzoni

Fin da bambino, sono stato affascinato dai microprocessori e dall'idea di poterli dotare di una sorta di “intelligenza” per eseguire compiti di ogni genere. Questa curiosità si è trasformata rapidamente in una passione profonda per l’elettronica e l’informatica, guidando sia il mio percorso di studi sia la mia carriera professionale. Sono un consulente SAP con piu di 30 anni di esperienza ma mi considero un hacker per natura, amo modellare la tecnologia per rispondere alle mie esigenze e a quelle dei progetti a cui lavoro.